« Tangentopoli » tra diritto e moralità
Dopo aver precisato le forme di finanziamento di cui i partiti beneficiano in virtù della legge n. 195-1974 l'articolo descrive e denuncia la degenerazione dei partiti che, ispirandosi a una cultura del favore e del « comparaggio » politico, hanno sviluppato forme di intermediazione sociale, sostenute da dispendiosi apparati, da cui la necessità di ulteriori massicci finanziamenti, reperiti mediante la concussione, e la corruzione. L'amnistia e l'indulto per questi delitti contro la pubblica amministrazione, a motivo della loro finalità di finanziamento « aggiuntivo » dei partiti, significherebbe incoraggiare un sistema diffuso di corruzione che degrada la funzione della pubblica amministrazione, svuotare di significato e forza obbligante una serie di principi su cui si basa lo Stato di diritto, umiliare cittadini e amministratori onesti. La via obbligata per i partiti sta nel recuperare la loro funzione costituzionale e il nesso essenziale tra politica e moralità
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