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Le dichiarazioni dei « pentiti » e la lotta alla criminalità

Partendo dal dibattito in corso, si analizza il fenomeno del pentitismo nella sua evoluzione storica e nella sua disomogeneità, in particolare, si distingue tra i pentiti di mafia e i pentiti di « Tangentopoli ». Si sintetizza, poi, la normativa penale, introdotta già dagli anni '70, che mira a creare delle ricompense per i collaboratori di giustizia. Si precisa, infine, il valore probatorio delle dichiarazioni dei pentiti all'interno della formazione della prova nei processi, tenendo presente anche l'evoluzione giurisprudenziale degli ultimi anni. Si sottolineano, da un lato, l'importanza e i limiti probatori di queste dichiarazioni, e, dall'altro, la necessità di una grande prudenza e professionalità da parte di coloro che devono vagliarle
Fascicolo: set-ott 1993
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