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I referendum sul sistema radiotelevisivo

Dei tre referendum sulla « legge Mammì », il più importante chiede che un soggetto privato non abbia più di una rete televisiva nazionale, in modo che nel settore privato si impedisca ogni posizione dominante, qual è oggi quella della Fininvest, e si favorisca il pluralismo dell'informazione, essenziale per la democrazia. Ciò è in sintonia con la sentenza della Corte costituzionale che vieta, a garanzia del pluralismo, di assegnare tre reti nazionali a un solo soggetto privato. Gli altri due referendum chiedono, in materia di pubblicità televisiva : di ridurre l'attuale concentrazione delle risorse pubblicitarie a beneficio delle maggiori emittenti, per favorire un pluralismo effettivo; di limitare le interruzioni pubblicitarie di film e di opere teatrali trasmessi in tv. Un quarto referendum chiede che l'assetto proprietario della RAI non sia più totalmente pubblico, ma aperto alla partecipazione dei privati. L'eventuale vittoria dei « sì » dovrà impegnare il Parlamento a rivitalizzare in senso pluralistico l'intero sistema radiotelevisivo
Fascicolo: giugno 1995
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