ArticoloDialoghi

Una giustizia “più giusta”. Teorie e pratiche riparative

Una via possibile di umanità, Guido Bertagna SJ / Riconciliazione si dice (e si fa) in molti modi, John Braithwaite; intervista a cura di Guido Bertagna SJ / La giustizia riparativa nella riforma Cartabia, Valentina Verduci /
Fascicolo: marzo 2025
Suum cuique tribuere. A ciascuno il suo. Questo è l’adagio che molti studenti di giurisprudenza imparano fin dal primo anno di università riguardo alla cosiddetta concezione retributiva della pena, in base alla quale il reo merita di essere punito con una sanzione proporzionata al male commesso. Tale funzione della pena, ancora ben in evidenza nella nostra legislazione penale, pur rispondendo a un istintivo desiderio di ristabilire un equilibrio a fronte di un torto subito, mostra tuttavia tutti i suoi limiti nell’esperienza concreta dei soggetti coinvolti nel processo, nella relazione tra reo e vittima e tra questi e la società stessa. Già la nostra Costituzione, all’art. 27, sottolineando con forza come la pena debba tendere alla rieducazione e alla risocializzazione del condannato, ha compiuto un passo in avanti importante: punire non basta, vi è un tessuto sociale da ricostruire. [continua]

 

 

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