I referendum sulle leggi elettorali
Delle tre richieste di referendum per l'abrogazione di norme relative all'elezione del Senato, della Camera e dei Consigli comunali, la Corte costituzionale ha giudicato inammissibili la prima e la terza, e ammissibile la seconda (relativa all'elezione della Camera). Intento dei promotori era di favorire, con l'adozione di un metodo elettorale maggioritario, un più forte raccordo tra elettori ed eletti, finalizzato alla scelta di esecutivi stabili. Se l'esito del referendum superstite riuscisse favorevole ai promotori, la riduzione delle preferenze a una sola eliminerebbe la loro compravendita e l'esplicitazione del nome del candidato impedirebbe i brogli elettorali. Si osserva, in generale, che il sistema a collegio uninominale, se presenta dei vantaggi, non manca di rischi
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