Tra pessimismo e speranza. Scenari di cambiamento per il post-pandemia

Fascicolo: novembre 2021

La pandemia ha messo in evidenza una duplice difficoltà che già sperimentavamo: quella di interpretare il presente e quella di immaginare un futuro di speranza. Stiamo vivendo una situazione che molti definiscono come un cigno nero, cioè qualcosa di impossibile da prevedere, ma che in realtà si inserisce in un contesto di transizione paradigmatica, in cui una molteplicità di elementi indicava già la scomparsa di un mondo in attesa della nascita di un altro.

 

La speleologia della speranza

Nel mondo pre-COVID-19, la maggior parte dei leader politici ed economici continuava a proporre risposte ormai superate e inefficaci, incapace di accorgersi o di riconoscere proprio che erano cambiate le domande. Le nuove domande investivano un mondo di enorme ricchezza e sviluppo tecnoscientifico avanzatissimo, ma segnato da disuguaglianze oscene, precarietà e incertezza per milioni di persone; segnalavano un malessere globale crescente e condiviso, con le democrazie incapaci di realizzare un vero cambiamento; e, soprattutto, evidenziavano una inesorabile crisi ecologica e l’urgenza di adottare politiche coraggiose e ambiziose prima che gli effetti dei cambiamenti climatici diventassero completamente irreversibili. Restituivano il quadro di un mondo frantumato, di vincitori e vinti, in preda alle convulsioni generate dalla velocità e dalla simultaneità di molteplici trasformazioni globali. [Continua]

 

Ti interessa continuare a leggere questo articolo? Se sei abbonato inserisci le tue credenziali oppure  abbonati per sostenere Aggiornamenti Sociali

Ultimo numero
Leggi anche...

Rivista

Visualizza

Annate

Sito

Visualizza