ArticoloInternazionali
Peacekeeping, un bilancio inaspettato
A giudicare dalla rappresentazione mediatica che generalmente ne
viene data, si direbbe che gran parte delle missioni internazionali
di peacekeeping siano caratterizzate da fallimenti, violenze e abusi.
La narrativa dominante sulla loro supposta inefficacia ha probabilmente
contribuito alla diminuzione dei bilanci e allo stallo del Consiglio di sicurezza
delle Nazioni Unite nell’invio di nuove missioni significative negli
ultimi nove anni.
I dati tuttavia raccontano una storia diversa. I peacekeeper salvano vite
umane e contribuiscono a costruire nuove istituzioni per regolare le controversie.
Durante i negoziati di pace, essi svolgono una fondamentale funzione
di mediazione tra le parti in conflitto. Inoltre, a una più attenta analisi,
appare come siano più le missioni che hanno avuto successo di quelle che
sono fallite. Sebbene queste missioni abbiano degli aspetti critici, rimangono
dunque un importante strumento di pace. Per poterne verificare meglio
l’impatto, sarà utile riflettere sulla tipologia di guerra oggi maggiormente presente nel panorama internazionale, quella delle cosiddette “guerre civili
internazionalizzate”, e studiarne più da vicino i possibili mezzi di risoluzione.
[continua]
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