Partecipazione e organi collegiali nella scuola italiana
L'attuazione degli organi collegiali della scuola, istituiti nel 1973, è stata generalmente inadeguata poiché ai vari soggetti, in particolare alla componente genitori, è stata concessa scarsa autonomia decisionale. Ora, una autentica partecipazione è necessaria perché la formazione sia centrata sui destinatari, più che sulle discipline, e sia aperta alla realtà sociale. Tra i possibili modelli di governo delle unità scolastiche è da preferire quello partecipativo, perché consente ai gruppi sociali di contribuire direttamente alla formazione dei propri membri. In tale quadro, il Consiglio di istituto eserciterebbe una accresciuta funzione di governo procedendo per ampie decisioni programmatiche, mentre il Consiglio distrettuale favorirebbe un più adeguato raccordo con l'ambiente sociale. La linea prospettata prefigura una « terza via », la via della socializzazione, tra centrismo statale e privatizzazione
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