ArticoloDialoghi

Libertà e società in tempo di crisi

- Libertà e democrazia alla prova della pandemia, di Nadia Urbinati

- Quale collante per il vivere insieme?, di Giovanni Grandi

Fascicolo: maggio 2022

La libertà figura indubbiamente tra i valori fondamentali della cultura occidentale. È talmente entrata a far parte del nostro vocabolario familiare, sociale e politico che si tende a darla per scontata e non bisognosa di ulteriori precisazioni, quasi fosse una condizione da sempre goduta. In realtà però si tratta di un concetto che ha conosciuto una lunga evoluzione politica. Il desiderio di libertà è stato il motore delle grandi lotte politiche degli ultimi secoli: dalle rivoluzioni della fine del XVIII secolo all’abolizione della schiavitù, alle guerre di indipendenza e ai moti costituzionali nel secolo successivo, fino alla resistenza ai totalitarismi del XX secolo e alla decolonizzazione. Ma il filo rosso della libertà risale fino alle origini dell’Occidente, alle polis greche e al pensiero socratico.

 

Durante gli ultimi due anni, le misure di contenimento dei contagi, dal confinamento durante il lockdown all’obbligo di utilizzo di dispositivi come la mascherina, o ai divieti imposti ai non vaccinati, hanno inciso profondamente sulle forme di esercizio di alcune libertà basilari, come quella di movimento. Lo hanno fatto in nome di un valore come la tutela della salute, alla ricerca di una non semplice composizione 1. Le soluzioni concretamente adottate, peraltro diverse da Paese a Paese, non hanno mancato di suscitare dibattiti e anche proteste. [continua]

 

 

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