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Lavoro: «Che sia umano!». Due esperti a confronto con le parole di papa Francesco

Costruire un nuovo futuro del lavoro. Videomessaggio in occasione della 109a Conferenza internazionale del lavoro, di Papa Francesco;

Dare a tutti la possibilità di amare il proprio lavoro, di Pietro Ichino;

Un lavoro sostenibile per uno sviluppo sostenibile, di Gaetano Sateriale.

Nella linea di costante attenzione al mondo del lavoro che lo contraddistingue, il 17 giugno 2021 papa Francesco ha rivolto un videomessaggio alla 109a Conferenza internazionale del lavoro, il vertice che ogni anno riunisce i rappresentanti dei Paesi membri dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL). Non si tratta di un indirizzo di circostanza, ma di un intervento sostanziale, di cui pubblichiamo qui di seguito il testo. In questa fase tanto delicata, il Papa si mette in ascolto del mondo del lavoro, in particolare delle sue fasce più vulnerabili: donne, giovani, migranti, lavoratori dell’economia informale, ecc. Per favorire un cambio di rotta, propone una rinnovata attenzione alla protezione sociale, lo sviluppo di una cultura della solidarietà e una concezione del lavoro che incorpori la dimensione della cura. Infine invita gli attori costitutivi della struttura tripartita dell’OIL – Governi, sindacati, organizzazioni datoriali – a lavorare insieme per il bene comune, ciascuno secondo il proprio ruolo e la propria vocazione. Per collocare in prospettiva italiana un messaggio che è rivolto al mondo intero, abbiamo chiesto un commento a Pietro Ichino e Gaetano Sateriale, perché, con ruoli diversi, al mondo del lavoro e alla dignità dei lavoratori hanno dedicato tutta la vita e molta passione. Messaggio e commenti offrono abbondanti stimoli anche in vista della ormai prossima Settimana sociale dei cattolici italiani (Taranto, 21-24 ottobre 2021).

 

 

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