Difesa della vita e memoria dei bambini non nati
Un monumento dedicato ai « bambini non nati vittime dell'aborto » offre l'occasione per riflettere sugli interventi educativo-culturali più idonei a promuovere la difesa della vita nascente. L'articolo esamina anzitutto le norme che disciplinano in Italia il seppellimento dei feti abortivi. Richiama poi gli aspetti dottrinali e liturgici da cui appare che la Chiesa considera come persona l'essere umano fin dal concepimento, e che sembrano quindi favorire un trattamento per i feti morti simile a quello riservato ai defunti, da intendere peraltro come messaggio educativo-pastorale. Si richiede però che questo tipo di « linguaggio » rispetti una duplice esigenza prudenziale : evitare la polemica con gli abortisti ai fini di un comune sereno ripensamento sulla legislazione abortista; evitare che la condanna dell'aborto significhi condanna delle madri dei non nati, favorendo invece nei loro confronti una pastorale dell'accoglienza e della misericordia
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