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Commercio equo e solidale: una mano tesa al Terzo Mondo

Nell'ultimo cinquantennio i PVS - Paesi in via di sviluppo -, a causa del mercato internazionale condizionato dal protezionismo dei Paesi industriali e dall'oligopolio delle multinazionali, hanno subito, tranne alcune eccezioni, un progressivo impoverimento. Una significativa, sebbene limitata, risposta alle distorsioni del sistema commerciale internazionale è venuta in Europa dalle organizzazioni del commercio equo e solidale che garantiscono ai PVS un prezzo equo ai loro prodotti, rispetto dei diritti dei lavoratori e cooperazione a programmi locali di sviluppo. E una realtà diffusa anche in Italia dove operano ormai tre centri di importazione con una notevole rete di negozi
Fascicolo: novembre 1996
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