« Centesimus annus » e società occidentale
Per la « Centesimus annus » la società occidentale è una realtà ambivalente : positiva è la « libera soggettività del lavoro » che essa promuove, ma insufficiente è il mercato a rispondere ad alcuni essenziali bisogni e negativa è la cultura consumistico-materialistica in essa dominante. Tale diagnosi è confermata da una analisi sociologica dell'attuale società postindustriale. I mutamenti nella struttura sociale comportano, in positivo, alcuni miglioramenti della qualità della vita, innovazione culturale e nuove forme di integrazione sociale; in negativo, un diffuso impoverimento della qualità della vita e varie incongruenze del sistema sociale, tra cui emerge per gravità il problema ecologico. I mutamenti nel costume denotano un profondo degrado esistenziale, con radici nella « controcultura » degli anni '60; sue espressioni vistose sono la piaga sociale della tossicodipendenza e l'insignificanza e la banalizzazione dei messaggi dei « mass media »
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