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Una tempesta elettorale (quasi) perfetta. Le radici sociali del consenso dell’estrema destra francese
Foto: https://flic.kr/p/2q6iFR1
Contrariamente a quanto potrebbe sembrare, le elezioni europee
dell’8 e 9 giugno 2024, così come le elezioni legislative seguite
allo scioglimento dell’Assemblea nazionale da parte del presidente
Emmanuel Macron nei due turni del 30 giugno e del 7 luglio seguenti, non
hanno portato a un reale sconvolgimento del panorama politico francese,
quanto alla conferma di tendenze a medio termine già riscontrabili negli
ultimi tempi. Certo, l’avanzata elettorale del Rassemblement National
(RN) rappresenta un evento di portata storica sotto più punti di vista. In
primo luogo, perché un partito a lungo considerato marginale, periferico
e confinato nel suo estremismo è ora al centro dei giochi politici e non si
sa più come catalogarlo: si tratta di un partito di estrema destra e populista,
come il polacco Prawo i Sprawiedliwość (Diritto e Giustizia, PiS)
dei fratelli Kaczyński o il Fidesz ungherese di Viktor Orbán? Oppure è
l’espressione di una nuova destra radicale, sovranista e nazionalista? [continua]
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