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Un viaggio per rafforzare pace e democrazia. La visita di papa Francesco nella Repubblica Democratica del Congo

Fascicolo: giugno-luglio 2022

La Repubblica democratica del Congo (RDC, Zaire dal 1971 al 1997), che riceve la visita di papa Francesco dal 2 al 5 luglio 2022, 37 anni dopo quella di Giovanni Paolo II, è il secondo Paese dell’Africa per superficie dopo l’Algeria, e il più grande privo di territori deserti: con un’estensione di circa 2.345.000 kmq, è grande più di sette volte l’Italia e oltre la metà dell’intera Unione Europea. Il 58% del suo territorio è coperto dalla foresta pluviale primaria e ha quindi il potenziale per giocare un ruolo di primo piano nella lotta contro i cambiamenti climatici. Nonostante i suoi 100 milioni di abitanti, non è il Paese più popoloso del continente (superato da Nigeria, Etiopia ed Egitto), ma è quello in cui sono più numerosi sia i cristiani (circa il 90% della popolazione, considerando le diverse denominazioni), sia i cattolici (circa il 55% della popolazione). Per questo Paolo VI lo ha una volta definito «il fratello maggiore della Chiesa nell’Africa nera».

Una visita apostolica del pastore della Chiesa universale alla più grande comunità cattolica dell’Africa ha senso. Il 3 marzo, all’annuncio della visita, mons. Marcel Utembi Tapa, arcivescovo di Kinshasa e presidente della Conferenza episcopale congolese (CENCO), ha dichiarato: «Il Papa viene per rendere più salda la fede dei cattolici della RDC e per ravvivare la speranza del popolo congolese, che ha bisogno di pace, sicurezza e benessere» 2. Nonostante la forte crescita dei fedeli delle Chiese evangeliche pentecostali negli ultimi decenni, la Chiesa cattolica nella RDC non ha perso la sua vitalità. È quindi un’importante culla del cattolicesimo e invia già missionari in tutto il mondo.

La Chiesa della RDC è conosciuta anche per il suo rito particolare, detto zairese: una liturgia orante, danzante e vibrante. La visita del Papa sarà probabilmente un’opportunità per incoraggiare gli sforzi di inculturazione che sono in corso da diversi anni. Infine, la Chiesa congolese è una Chiesa di martiri. I parlamentari cattolici della RDC, ricevuti da papa Francesco mercoledì 2 marzo 2022, hanno chiesto la canonizzazione della beata Marie Clémentine Anaurite Nengapeta, assassinata il 1° dicembre 1964. Una lunga lista di altri martiri, come il beato Isidore Bankaja, morto il 15 agosto 1909, e il servo di Dio mons. Christophe Munzihirwa SJ, assassinato il 29 ottobre 1996, è ugualmente in attesa di canonizzazione.

Tuttavia, la visita del Papa giunge in un momento di tensione tra la Chiesa cattolica della RDC, che ha svolto un importante ruolo a servizio del processo di democratizzazione del Paese, e il presidente Félix Tshisekedi (in carica dal 24 gennaio 2019), tanto che più di una voce, soprattutto tra il laicato cattolico e nel mondo politico, si interroga sulla sua opportunità. [continua]

 

 

 

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