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Stan Swamy, martire per gli adivasi

Fascicolo: giugno-luglio 2022

Un anno fa, il 5 luglio 2021, il padre gesuita Stan Swamy, 84 anni, è morto in prigione e l’India ha perso uno dei suoi più impegnati attivisti per i diritti umani dei popoli indigeni. La disumana vicenda giudiziaria a cui è stato sottoposto e la sua scomparsa hanno scosso la coscienza di quanti credono nella giustizia, nella pace e nella natura democratica e laica della nazione indiana, come testimoniano le numerose proteste a livello locale, nazionale e internazionale, iniziate con il suo arresto.

Ricordiamo brevemente che dal 2018 la polizia e la National Investigation Agency (NIA), creata nel 2009 dal Governo federale indiano per la lotta al terrorismo, hanno fatto irruzione per due volte nella sua stanza, lo hanno interrogato per più di 15 ore e gli hanno confiscato il PC portatile, il cellulare, gli account di posta elettronica e altri documenti. Nonostante la sua collaborazione con la NIA, Stan Swamy è stato arrestato l’8 ottobre 2020 nella notte, portato a Mumbai prima dell’alba, tenuto nella prigione di Taloja e gli è stata negata la cauzione senza tenere conto della sua età e del peggioramento della sua fragile salute (soffriva di una grave forma di morbo di Parkinson, aveva subito un intervento di ernia, portava apparecchi acustici e aveva molti altri disturbi legati all’età).

La NIA ha accusato p. Swamy di aver complottato per uccidere il primo ministro Narendra Modi, di aver istigato le violenze di casta accadute nel 2018 nel villaggio di Bhima Koregaon, nell’India occidentale, e di sostenere un gruppo maoista estremista. Altre quindici persone, definite “antinazionali”, sono state inquisite per lo stesso caso e sono ancora in prigione, senza possibilità di uscire su cauzione. La maggior parte di loro sono docenti universitari, scrittori, attivisti, avvocati e studenti, accomunati dall’essere difensori dei diritti umani e critici delle politiche governative perché in contrasto con la Costituzione e gli accordi internazionali. [continua]

 

 

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