ArticoloDialoghi

Rileggere un’esperienza collettiva. Riflessioni a partire dalla pandemia

- Maurizio Chiodi, Quando la malattia rende estranei /
- Alberto Giannini, Società e medicina: tra entusiasmi e diffidenze
Fascicolo: ottobre 2023
Il 5 maggio 2023 l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha dichiarato che la COVID-19 non costituisce più una emergenza per la salute pubblica a scala globale: il virus continua a circolare, anche massicciamente e a essere una minaccia per alcune categorie, ma è ormai un problema sanitario ordinario 1. Nei poco più di tre anni trascorsi dalla dichiarazione di inizio della pandemia (11 marzo 2020), le vittime sono state decine di milioni e la vita ordinaria di miliardi di persone è stata stravolta. Si è passati dall’iniziale sospensione della routine quotidiana a causa dei lockdown, decisi dalla maggior parte dei Governi, all’imparare come convivere con la nuova malattia, apprendendo modalità nuove e meno rischiose di vivere le relazioni, lavorare e studiare, viaggiare e trascorrere il tempo libero, proteggendosi anche attraverso il ricorso al vaccino, fino a giungere – ben prima della dichiarazione ufficiale dell’OMS – a un atteso ritorno alla “normalità”, sostenuto dal comprensibile e naturale desiderio di voltare pagina.

 

Da un certo punto di vista, la pandemia sembra dunque archiviata, un ricordo lontano che si vorrebbe dimenticare del tutto, oscurato, in particolare agli occhi dell’opinione pubblica europea, dallo scoppio del conflitto in Ucraina e dalle sue conseguenze altrettanto devastanti in termini di vittime, ma anche di impatto sui sistemi economici e sulla vita quotidiana. [Continua]

 

 

 

Ti interessa continuare a leggere questo articolo? Se sei abbonato inserisci le tue credenziali oppure  abbonati per sostenere Aggiornamenti Sociali

Ultimo numero
Leggi anche...

Rivista

Visualizza

Annate

Sito

Visualizza