ArticoloInternazionali
L’ombra cinese sul debito africano
Lo shock economico provocato dalla pandemia ha evidenziato l’influenza
senza precedenti della Cina in Africa, in particolare per
quanto riguarda i temi del debito e dello sviluppo. Durante gli
ultimi due decenni, la Cina è passata dal non avere praticamente nessun
investimento in Africa, all’essere il primo creditore bilaterale
del continente, principalmente grazie ai prestiti erogati nel quadro della
Belt and Road Initiative o Nuova via della seta (Usman 2021). Secondo il Chinese Loans to Africa Database, si stima che tra il 2000 e il 2022
istituzioni finanziarie cinesi abbiano firmato 1.243 contratti di prestito
a favore di Governi e imprese statali del continente africano, per un valore
di circa 170 miliardi di dollari. Questo articolo esamina l’impatto
del ruolo della Cina come primo creditore dei Paesi africani, suggerendo
che non si tratta solo del fatto che un nuovo creditore prende il posto di
un gruppo di istituzioni multilaterali e di Paesi, per lo più occidentali.
Piuttosto, l’opacità che circonda i prestiti cinesi in Africa ha un impatto
negativo sugli sforzi di migliorare la trasparenza nella governance nel
continente e ha spesso implicazioni allarmanti per la sovranità dei debitori.
Per questo merita maggiore attenzione. [continua]
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