ArticoloOsservatorio
La sanità per i migranti: un diritto umano, non un privilegio
Tra gli esperti è diffusa la consapevolezza che per migliorare le condizioni
di salute dell’intera popolazione di un Paese è necessario
conoscere e affrontare i bisogni di salute delle persone migranti.
Nel 2018 l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS 2018) ha presentato
un rapporto sulle ragioni a sostegno dell’introduzione di politiche
sanitarie inclusive e non discriminatorie, sottolineando due aspetti: i rischi
per la collettività provocati dall’emarginazione sanitaria di comunità vulnerabili;
i benefici di un trattamento precoce delle patologie in termini
di vite salvate e di riduzione dei costi. Nel testo si fa anche riferimento al
diritto universale alla salute, quindi a motivazioni di natura etica e giuridica,
e alla considerazione che la buona salute delle persone migranti è la
precondizione perché possano dare un contributo positivo alla società in
cui vivono.
In un successivo rapporto (OMS 2022), l’Organizzazione propone di
assicurare la copertura sanitaria universale, investendo in particolare sulla
medicina di base per raggiungere questo obiettivo. Il Sistema sanitario nazionale
(SSN) italiano, di ispirazione universalistica, è potenzialmente tra
i candidati migliori per seguire tale approccio. [continua]
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