La « Centesimus annus »: incontro tra Chiesa, economia e società civile
Il messaggio della « Centesimus annus », nel contesto del crollo dei regimi comunisti, fa emergere l'esigenza di uno « sviluppo integralmente umano ». La riflessione teologica evidenzia anzitutto l'evoluzione seguita dalla dottrina sociale della Chiesa : dalla difesa dei « diritti dei lavoratori » a quella dei « diritti umani » complessivi, alla affermazione della democrazia come valore, secondo una concezione antropologica che si differenzia dalla visione liberale, rinviando alla diversità tra verità e ideologia. In secondo luogo, l'enciclica propone una visione etica che afferma la centralità dell'uomo quale criterio ultimo di razionalità dei processi economici : l'economia di mercato deve essere al servizio dell'uomo e del bene comune della società, in contrasto quindi con una pura logica dello scambio. Il forte richiamo a questi valori etici è il contributo specifico della Chiesa alla costruzione, nel postcomunismo, di una società economica che, superando i limiti del capitalismo, sia a misura d'uomo
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