ArticoloUnione Europea
Investimenti pubblici: un volano di crescita. Le novità del Programma NGEU
Due crisi epocali hanno investito l’economia mondiale in poco più
di dieci anni: quella finanziaria globale del 2007-2009 e quella
del 2019-2020 innescata dalla pandemia, a cui si è saldata quella
provocata dall’incremento dei prezzi delle materie prime e dalla guerra in
Ucraina tra 2021 e 2022. La reazione europea alla crisi del 2007-2008
era consistita in un inasprimento delle regole fiscali, ricette di austerità
e tagli alla spesa pubblica, mentre alla crisi della COVID-19 l’UE
risponde con un massiccio programma di investimenti pubblici finanziati
con debito europeo. Il Programma Next Generation EU (NGEU) da
750 miliardi e, in particolare, al suo interno, il Dispositivo per la ripresa
e la resilienza (RRF, dall’inglese Recovery and Resilience Facility da 672
miliardi) è il più grande piano di indebitamento mai lanciato nella storia
dell’UE (cfr Ambrosanio e Balduzzi 2021 e Mosconi 2021). Entro il 2026
queste risorse devono finanziare programmi di investimento e riforme per
affrontare le principali sfide per l’economia e per i cittadini dell’UE nel prossimo decennio: transizione ecologica, digitalizzazione, coesione sociale
e territoriale. [continua]
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