ArticoloInternazionali
Il rebus dell’Afghanistan
Nelle ultime settimane del mese di agosto 2021 abbiamo assistito
alla partenza delle truppe statunitensi dall’Afghanistan: epilogo
drammatico della più ampia e, sotto molti punti di vista, fallimentare
storia della guerra globale al terrore, menzionata per la prima volta
dal presidente degli Stati Uniti George W. Bush jr. il 16 settembre 2001,
all’indomani dell’attentato alle Torri gemelle. A quasi vent’anni di distanza
dall’avvio delle operazioni militari da parte dei Paesi occidentali, la situazione
in Afghanistan è, se possibile, peggiore. Adesso, la reale pacificazione
del Paese dipenderà dalla capacità delle varie componenti etniche, a partire
da quella maggioritaria dei pashtun, di concepire un assetto istituzionale
in grado di tenere insieme le diverse istanze esistenti all’interno del territorio.
A un livello più generale, invece, quanto accaduto in Afghanistan
invita a mettere in discussione le convinzioni e le motivazioni che hanno
giustificato l’inizio dell’intervento militare e la sua prosecuzione su un arco
temporale così esteso. [Continua]
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