Il numero di gennaio 2016

Il 2015 si è concluso con le elezioni in Francia e in Spagna, mentre per il 2016 si attende la tornata elettorale amministrativa nei maggiori Comuni italiani. L’affermarsi di forze quali il Front National di Marine Le Pen in Francia, Podemos in Spagna e la crescita nei sondaggi del Movimento Cinque Stelle nel nostro Paese offrono lo spunto per una riflessione sull’evoluzione della politica, che sembra allontanarsi sempre più dalla classica distinzione novecentesca destra-sinistra. Il risultato sono posizioni fluide, post-ideologiche, che non riescono tuttavia a eliminare le situazioni conflittuali e che sembrano parlare principalmente alla “pancia” degli elettori.

Imparare a leggere le emozioni e le passioni suscitate da queste situazioni, in un dialogo aperto, può aiutare a superare apparenti incoerenze e a creare una società più armonica. È questa la riflessione che offre il gesuita Giacomo Costa, direttore di Aggiornamenti Sociali, nell’editoriale di apertura. Segue un commento di Chiara Tintori all’accordo sul clima siglato lo scorso dicembre durante la COP 21 di Parigi, un accordo che per metodo e propositi sembra aver segnato una svolta reale su questa delicata tematica. Sta ora agli Stati rendere operative e realmente efficaci queste misure, che però chiamano in causa anche ciascuno di noi, le nostre scelte e i nostri stili di vita.

Le Mappe si aprono con un testo di Roberto De Battistini, che spiegando di che cosa si parla quando si ricorre al termine “deflazione”, mette in luce i rischi per l’economia insiti in questa condizione. Antoine Courban, dal Libano, descrive cosa significa davvero vivere da cristiani in Medio Oriente, aiutandoci a leggere una realtà complessa spesso viziata da uno sguardo “occidentale” troppo parziale. Un'intervista della Redazione al diplomatico italiano ed esperto di tematiche ambientali e geopolitiche Grammenos Mastrojeni illustra gli intrecci tra pace, sviluppo, diritti umani e ambiente, imprescindibili per riuscire davvero a gestire l’equilibrio dell’ecosistema uomo-mondo. Segue un articolo di Ferdinando Fava, antropologo, sul significato dei luoghi periferici delle città, “gli ultimi posti” portatori di significato, che non solo rivelano molto delle città stesse e delle dinamiche che le attraversano, ma insegnano anche come “stare alla città”, ovvero viverci con consapevolezza. Chiude la sezione la consueta infografica di Ugo Guidolin, questo mese dedicata alla fruizione che gli adolescenti fanno dei social media, a livello mondiale.

La sezione Bussola presenta una novità che accompagnerà i lettori per tutto il 2016: la tradizionale rubrica «Cristiani e cittadini» sarà incentrata sulle tematiche sociali messe in luce dall'enciclica di papa Francesco Laudato si’, in un percorso di aggiornamento sempre focalizzato sulla dottrina sociale della Chiesa. «Bibbia aperta» ci descrive con una nuova prospettiva la parabola del Samaritano, vista attraverso gli occhi della vittima e aiutandoci così a uscire da una logica di “buonismo” per comprendere le reali necessità delle persone. Chiudono il numero la recensione al libro di Ugo Mattei, Il benicomunismo e i suoi nemici, a cura di Giuseppe Riggio SJ, e la recensione, a cura di Andrea Lavagnini, a un dittico di film sulla criminalità romana: Suburra, di Stefano Sollima, e Non essere cattivo, di Claudio Caligari.

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01 gennaio 2016
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