I limiti dello sviluppo ineguale e il caso di Palermo
L'utilizzo del PIL - prodotto interno lordo -, quale indicatore dello sviluppo, è spesso insufficiente per valutare il reale grado di benessere di un Paese. La crescita quantitativa può infatti coesistere con uno sviluppo ineguale tra regioni, implicante squilibri e disuguaglianze, con riflessi gravi sul piano occupazionale, come mostra la situazione del Mezzogiorno, di cui un caso emblematico è l'area metropolitana di Palermo. Una politica economica alternativa esige che si distingua chiaramente tra crescita quantitativa e sviluppo qualitativo e si assuma quest'ultimo come fine primario da conseguire
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