Dalla pandemia alla guerra. Spunti per attraversare un tempo turbolento

Fascicolo: aprile 2022

9 marzo 2020: l’Italia entra in lockdown.

Due anni dopo abbiamo faticato a ricordarcene, perché siamo alle prese con una nuova emergenza globale: la guerra in Ucraina. Di nuovo! Di nuovo viene dichiarato lo stato di emergenza, umanitario questa volta.

Di nuovo ci ritroviamo a guardare telegiornali monotematici trasmessi 24 ore su 24. Di nuovo siamo alle prese con la sensazione di una minaccia incombente, potenzialmente catastrofica. Sconosciuta e invisibile quella del 2020, ben più familiare quella di oggi, con il ritorno dell’incubo nucleare che aveva segnato i decenni della guerra fredda. È una minaccia potente, perché si insinua in ogni momento della vita quotidiana, attacca l’economia, le prospettive di lavoro, lo standard di vita e le abitudini di consumo, scardinando quella normalità che ci rassicura. La nostra vita deve cambiare per forza e questo ci spaventa, ci fa sentire in balia di forze incontrollabili, ci rende precari.

Ma forse la ripetizione di questo copione, pur non desiderata, può rappresentare una risorsa. Quello che abbiamo capito attraversando gli ultimi due anni ci può aiutare a mettere in una diversa prospettiva quanto stiamo vivendo adesso. Tre punti in particolare emergono. [Continua]

 

 

 

Ti interessa continuare a leggere questo articolo? Se sei abbonato inserisci le tue credenziali oppure  abbonati per sostenere Aggiornamenti Sociali

Ultimo numero
Leggi anche...

Rivista

Visualizza

Annate

Sito

Visualizza