Conflitto sociale, diritti umani e nonviolenza
Il conflitto sociale si configura sempre più come ricerca di allargamento dei diritti di accesso alle risorse, perciò il terreno dei nuovi scontri sociali diventa sempre più quello dei deficit di dignità umana. In questa linea il Secondo rapporto sulla povertà in Italia, evidenziando il legame tra povertà e disuguaglianza, auspica una politica sociale volta a modificare i meccanismi sociali che producono la disuguaglianza prima e la povertà poi. Il conflitto basato sui diritti viene affrontato allargando la partecipazione e dunque la democrazia, e richiede soggetti capaci di gestirlo in nome di valori forti e con metodi non violenti a vantaggio dell'intero corpo sociale. I soggetti atti a farsi carico del conflitto sociale in questa nuova ottica, volontariato e associazionismo, mirano a integrare servizio pubblico e sistema di azioni di solidarietà e a promuovere forme di internazionalizzazione dei diritti umani
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