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Cattolicesimo e comunismo in Iugoslavia: esperienze e prospettive

Per quasi un secolo un ignorarsi reciproco fino alla distensione degli anni sessanta : accordo del 1966 tra Santa Sede e Iugoslavia, ripresa delle relazioni diplomatiche nel 1970, convegni, contatti regolari. Tuttavia dopo l'invasione della Cecoslovacchia e i fatti di Croazia del 1971 c'è l'esigenza di un dialogo che coinvolga radicalmente i principi e i fondamenti ultimi. Le prospettive devono tener conto delle caratteristiche del comunismo iugoslavo di cui l'ateismo è parte essenziale. In Croazia è l'idea di dialogo a essere messa in questione in quanto le condizioni poste dai marxisti ledono il principio fondamentale della libertà e della diversità e l'istituzione Chiesa viene esclusa dal dialogo e dalla coesistenza. Sia in Iugoslavia che in Croazia il dialogo è alla ricerca di un inizio che non pochi cattolici sperano ancora possibile
Fascicolo: febbraio 1978
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