Si apre oggi a Palermo - in occasione dell'anniversario dell'approvazione da parte delle Nazioni Unite della Convenzione per la tutela dei diritti di tutti i lavoratori migranti e della loro famiglie (18 dicembre 1990) - la prima sessione del Tribunale Permanente dei Popoli dedicata alla violazione del diritto di migranti e dei rifugiati che attraversano il Mediterraneo, confine meridionale dell’Europa, ridotto a cimitero degli orrori. La seconda sessione si terrà a Parigi il 4 e 5 gennaio 2018 e avrà ad oggetto le frontiere interne dell’Unione europea, con le connesse politiche e prassi di chiusura dei vari Stati membri.
Il TPP, tribunale internazionale di opinione, ha accolto la richiesta - formulata a Barcellona nel luglio scorso dal Transnational Institute di Amsterdam e dal Transnational Migrant Platform-Europe e da una vasta rete di associazioni e di organizzazioni non governative, con l’adesione di oltre cento associazioni e movimenti europei, insieme a numerose comunità di migranti - di esaminare se le politiche e le prassi adottate dall’Unione Europea e dai suoi Stati membri, a cominciare dall’Italia, costituiscano violazione del diritto dei popoli e delle persone migranti e rifugiate.
Si tratta di crimini e responsabilità complesse ma dimostrabili e in questa occasione testimoni diretti ed esperti sono chiamati a presentare le loro analisi e prove alla giuria internazionale convocata dal Tribunale, con testimonianze, tra gli altri, di Sea-Watch, MEDU, Borderline Sicilia, Baobab Experience e LasciateCIEntrare.
La rilevanza e attualità dell’udienza di Palermo, sostenuta da un gran numero di organizzazioni sociali italiane e internazionali, è purtroppo confermata dal susseguirsi di tragiche notizie di naufragi, morti in mare, respingimenti, detenzioni arbitrarie e maltrattamenti. Una situazione che, secondo l’Alto commissario per i diritti umani dell’ONU, Zeid Ra’ad Al Hussein, è divenuta catastrofica, segnata da immani sofferenze cui sono sottoposte migliaia di uomini, donne e bambini, tanto da costituire un «oltraggio all’umanità». Dinanzi alla “moderna schiavitù, alla tortura, alla violenza sessuale” di fatto realizzate nella “gestione” del fenomeno migratorio, l’Alto commissario ha affermato che non si può più rimanere in silenzio.
Il Tribunale Permanente dei Popoli (TPP) è una istituzione fondata nel 1979 da Lelio Basso, come strumento di visibilità e presa di parola per quei popoli vittime di violazioni dei diritti fondamentali enunciati nella Dichiarazione Universale dei Diritti dei Popoli (Algeri, 1976), marginalizzati dal diritto internazionale, che con i suoi esperti da tutto il mondo esaminando cause e modalità di tali violazioni, denuncia all'opinione pubblica mondiale i loro autori, intervenendo laddove «le legislazioni nazionali ed internazionali non difendono il diritto dei popoli»; promuove il rispetto universale ed effettivo dei diritti fondamentali dei popoli, prendendo in esame casi di violazione grave e sistematica dei diritti umani commesse dagli Stati, da autorità non statali, da gruppi o organizzazioni private. Il TPP si pronuncia su crimini di Stato, crimini contro la pace e l’umanità, crimini di genocidio, sulle violazioni gravi e sistematiche dei diritti e delle libertà degli individui, dei popoli e delle minoranze.
La principale funzione del Tribunale - che sinora ha realizzato 44 sessioni - è quella sussidiaria, poiché agisce in assenza di una giurisdizione internazionale competente a pronunciarsi sui casi di giustizia dei popoli. Nelle sue Sentenze, il Tribunale non si limita ad applicare le norme esistenti, ma mette in evidenza lacune o limiti del sistema internazionale di tutela dei diritti umani per indicarne linee di sviluppo.
All'iniziativa di Palermo aderisce, tra le varie associazioni del territorio, anche l'Istituto di formazione politica Pedro Arrupe, partner di Aggiornamenti Sociali. Il dibattimento del 18-19 dicembre sarà ospitato nel Plesso Didattico Bernardo Albanese (Piazza Napoleone Colajanni, Palermo) e sarà aperto al pubblico. La sentenza sarà pronunciata mercoledì 20 dicembre dalla Giuria del Tribunale.
Per saperne di più: www.tppsessionepalermo.it