#Weekforfuture: anche i gesuiti scioperano per il clima

Al via il #GlobalClimateStrike

Da domani al 27 settembre milioni di persone aderiranno a una settimana di sciopero mondiale per il clima. La #WeekForFuture e il #GlobalClimateStrike sono iniziative dell’ormai celebre Greta Thunberg, la ragazza svedese che nel 2018 attirò l’attenzione dell’opinione pubblica decidendo di non frequentare la scuola fino a quando i politici del suo Paese non avessero preso seri impegni contro il riscaldamento globale e l’inquinamento. Ma negli ultimi mesi il movimento da lei lanciato ha avuto una diffusione globale, se è vero che gruppi di 185 nazioni hanno aderito alla #WeekForFuture. Per appoggiare l’iniziativa e incoraggiare la partecipazione, il sito dei gesuiti specializzato sui temi ambientali, Ecojesuit, ha pubblicato uno statement, che riportiamo di seguito (qui la versione originale in inglese).


Il cambiamento climatico «rappresenta una delle principali sfide che l'umanità deve affrontare ai nostri giorni» (Laudato Si' 25) e rappresenta una grande minaccia per la dignità e i diritti delle generazioni future. Nel giugno di quest'anno, Papa Francesco ha denunciato un'emergenza climatica di fronte agli amministratori delegati e ai rappresentanti delle principali società energetiche e di investimento. Ha sottolineato l'urgenza dell'azione, dicendo: «Cari amici, il tempo sta per scadere! Le deliberazioni devono andare oltre la semplice esplorazione di ciò che può essere fatto e concentrarsi su ciò che deve essere fatto, a partire da oggi».

Il tempo sta per scadere. Nel 2018, il gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici ha pubblicato un Rapporto speciale che indica la necessità di un'azione più ampia e più urgente, poiché si è riscontrato che i cambiamenti climatici stanno accelerando a un ritmo più rapido di quanto precedentemente previsto. Ciò potrebbe compromettere gravemente la capacità della nostra casa comune di supportare i sistemi di vita entro il 2030.

Pertanto, Ecojesuit e i suoi partner sostengono fortemente le attività del Global Climate Strike, dal 20 al 27 settembre 2019, e incoraggiano tutti a intraprendere azioni urgenti sul clima. Il Global Climate Strike è un momento strategico e opportuno per incoraggiare i leader locali e globali a intraprendere maggiori sforzi per affrontare l'emergenza climatica. Milioni di persone in tutto il mondo si impegneranno in azioni per il clima contemporaneamente a leader e rappresentanti di comunità, società civile, governi e imprese riuniti per l'Assemblea generale delle Nazioni Unite dal 17 al 30 settembre. Ciò include eventi come il vertice sul clima per i giovani (21 settembre), il vertice sull'azione per il clima (23 settembre) e il vertice dell'SDG (dal 24 al 25 settembre). In preparazione anche le Settimane climatiche regionali: la Settimana climatica Africa ad Accra (Ghana) dal 18 al 22 marzo, la Settimana climatica America Latina e Caraibi a Salvador (Brasile) dal 19 al 23 agosto, e la Settimana climatica Asia-Pacifico a Bangkok, (Thailandia), dal 2 al 6 settembre.

Ecojesuit e i suoi partner si stanno impegnando in diverse dimensioni. Innanzitutto, continuiamo a impegnarci in attività di sciopero del clima attraverso i nostri collegi e istituti. Gli istituti che hanno aderito ai precedenti scioperi climatici includono il St. Aloysius College in Australia, il Gonzaga College e il Belvedere College in Irlanda, l'Universidad Pontificia Comillas in Spagna e il Centro di educazione culturale Apu Palamguwan nelle Filippine. Incoraggiamo le scuole, le università e tutti i luoghi di apprendimento a tenere dialoghi, discussioni e altre attività educative a supporto dello sciopero. L'azione non deve sempre iniziare per strada; può essere promossa in classe o a casa.

In secondo luogo, attraverso i canali e le reti dei media, condividiamo notizie e materiali sull'emergenza climatica e sulle diverse azioni intraprese dai nostri istituti e partner. Ciò è stato fatto da Ecojesuit, dalla Rete di solidarietà ignaziana, dal Movimento cattolico globale per il clima e da molti altri. Invitiamo gli altri a unirsi, insieme possiamo comunicare un messaggio di speranza.

Terzo, stiamo collaborando con altri. Ad esempio, una delegazione di gesuiti e laici ignaziani ha partecipato al Forum politico di alto livello delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile a New York a luglio, dove hanno esaminato i progressi degli SDG con i partner e discusso possibili punti di azione. Ciò includeva l'SDG 13 sull'azione per il clima. A ottobre, insieme alla Chiesa, ascolteremo le popolazioni indigene di tutto il mondo nel Sinodo per la regione panamazzonica. Ciò è di primaria importanza in quanto sono loro quelli che vegliano sulle foreste pluviali tropicali e sulle acque dell'Amazzonia, del bacino del Congo, dell'Asia del Pacifico e di altre aree che ci proteggono dal peggioramento dell'impatto del cambiamento climatico. A dicembre parteciperemo, come in passato, alla Conferenza annuale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP), in cui i gesuiti sono stati coinvolti sin dal Vertice di Rio del 1992.

Diamo il benvenuto a chiunque, persone e istituzioni, voglia unirsi a noi nell'attuare processi di cambiamento per il nostro clima e la nostra casa comune. Le “preferenze apostoliche universali” dei gesuiti identificano le azioni congiunte come essenziali e desideriamo conoscere come gli altri sono coinvolti e discernere come possiamo lavorare insieme. Coloro che sono interessati possono supportare questo statement e informarci sulle loro iniziative legate allo sciopero del clima visitando questo link. «Possano le nostre lotte e la nostra preoccupazione per questo pianeta non toglierci mai la gioia della nostra speranza» (Laudato Si', 244).
19 settembre 2019
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