ArticoloInternazionali
Una vittoria (in)attesa. Perché gli Stati Uniti non vogliono fare a meno di Donald Trump
La vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali del 5 novembre
2024 ha colto molti di sorpresa. Tuttavia, l’umore del Paese, le dinamiche
della campagna elettorale e la maggiore volatilità dell’elettorato
rispetto al passato rendevano altamente improbabile che la vicepresidente
uscente Kamala Harris potesse battere il candidato repubblicano.
Le dinamiche della campagna elettorale
Inizialmente le ultime elezioni sembravano una riedizione di quelle del
2020: il presidente in carica Joe Biden avrebbe dovuto affrontare nuovamente
l’ex presidente Donald Trump. Con il passare dei mesi, però,
è diventato evidente che l’età di Biden (82 anni) rappresentava un problema.
Scendeva a fatica le scale dell’Air Force One [l’aereo presidenziale,
N.d.R.], a volte sembrava non sapere dove stesse andando e sempre più
spesso gli capitava di perdere il filo del discorso mentre parlava in pubblico. Il 27 giugno, durante il primo dibattito televisivo tra i candidati, non riusciva
a finire le frasi, apparendo confuso e stanco. Prima ancora della fine
della trasmissione, gli esponenti più importanti del Partito democratico e i
responsabili della campagna elettorale hanno iniziato a chiedersi che cosa
fare. Combattivo e determinato come sempre, Biden ha impiegato quasi un
mese per riconoscere di non poter continuare la campagna, e solamente il
21 luglio ha annunciato che si sarebbe fatto da parte e avrebbe appoggiato
la candidatura della sua vicepresidente, Kamala Harris. [continua]
Ti interessa continuare a leggere questo articolo? Se sei abbonato inserisci le tue credenziali oppure
abbonati per sostenere Aggiornamenti Sociali
Update RequiredTo play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your
Flash plugin.
© FCSF 