ArticoloDieci anni con papa Francesco

Una Chiesa povera e per i poveri

Fascicolo: marzo 2023

Papa Francesco ha riportato la teologia della liberazione in Vaticano. Ho scritto “riportato” perché l’opzione preferenziale per i poveri, che caratterizza sia la teologia della liberazione sia il papato di Francesco, è stata concepita proprio a Roma durante il Concilio Vaticano II con il Patto delle Catacombe del 1965, firmato tra gli altri dal brasiliano Helder Cámara e dall’ecuadoriano Leónidas Proaño.

Dopo tre anni di gestazione, la teologia della liberazione è nata in Colombia, alla Conferenza dell’episcopato latinoamericano di Medellín nel 1968, ed è diventata maggiorenne in Messico undici anni dopo, quando i vescovi latinoamericani si sono ritrovati a Puebla. Poco dopo iniziarono i problemi a causa delle incomprensioni e dei sospetti di marxismo con il papa polacco Giovanni Paolo II, eletto nel 1978 e proveniente da un Paese che era sotto il giogo sovietico. Seguirono quasi trentacinque anni di emarginazione e repressione vaticana, a cui Francesco pose fine pochi giorni dopo l’elezione, quando – a quanto pare su esplicita richiesta del vescovo Pedro Casaldàliga – ricevette una copia del Patto delle Catacombe dal premio Nobel per la Pace Adolfo Pérez Esquivel e decise di adottarlo come programma di governo. [continua]

 

 

 

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