Un anno senza Mandela: il sogno incompiuto del Sudafrica

Nel 2014 il Sudafrica celebra due importanti anniversari: il 10 maggio di vent'anni fa, in una cerimonia seguita dai media di tutto il mondo, si insediava come presidente Nelson Mandela, primo capo di Stato eletto dopo la fine dell'apartheid, protagonista di una trentennale battaglia politica per l'emancipazione della comunità nera che gli valse lunghi anni di detenzione e un Nobel per la Pace nel 1993.

Una vita straordinaria, quella di Mandela, che si è spenta il 5 dicembre dello scorso anno. Per il primo anniversario della morte fervono i preparativi (alcune iniziative sono raccontate sul sito della Fondazione a lui intitolata e su www.mandeladay.com), ma dodici mesi dopo il giorno in cui il Sudafrica ha perso quello che molti considerano il padre della patria, la sensazione è che il sogno di Madiba resti ancora incompiuto.

In un quadro economico complessivo meno brillante rispetto ad alcuni anni fa, con un Pil solo lievemente positivo e un'inflazione elevata (tanto che la Nigeria ha sorpassato il Sudafrica come principale potenza del continente), fanno riflettere i dati sulla disoccupazione (25% a livello nazionale, ma con una significativa differenza tra bianchi, 9%, e neri, 39%) e quelli sulla sproporzione dei salari (i neri guadagnano mediamente un sesto dei bianchi). Sullo sfondo una corruzione diffusa (13,5 miliardi di euro persi tra il 1994 e il 2008, secondo una ricerca del Global Financial Integrity) e lo storico partito di Mandela, l'African National Congress, in crisi di identità e di consensi.

Aggiornamenti Sociali ha seguito con numerosi articoli la vicenda personale di Mandela così come la storia del Sudafrica. Di seguito segnaliamo alcuni articoli.



03/10/2014
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