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Twitter: vecchi e nuovi paradossi dei social media
I social media sono ormai parte della nostra vita nella sua dimensione
personale, ma anche sociale e politica. Eppure, le notizie su un loro
declino imminente si susseguono a velocità sostenuta. I segni di un destino
incerto, perlomeno nella forma con cui li abbiamo conosciuti e abitati
finora, sono sempre più numerosi e si intrecciano ragioni contingenti con
tendenze strutturali.
Tale evoluzione si può riscontrare nella parabola di Twitter, che ha visto
diminuire drasticamente il numero complessivo degli iscritti, la percentuale
di utenti attivi e il numero di imprese disposte a investire da quando Elon
Musk, il 28 ottobre 2022, lo ha acquistato e si è affrettato a modificare le
regole del gioco. L’ondata di licenziamenti avviata dal nuovo proprietario
ha colpito in misura massiccia tutta la struttura interna che si occupava
della moderazione di contenuti, dando il via libera alla propagazione di
messaggi ad alto tasso di disinformazione e discriminazione. Anche Meta (la nuova denominazione assunta dal colosso Facebook nel 2021) negli
ultimi mesi ha fatto migliaia di licenziamenti e ha ridotto le assunzioni. A
gennaio 2023 l’azienda è stata inoltre multata per 390 milioni di euro per
aver violato il regolamento sulla privacy dell’Unione Europea. [Continua]
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