Giacomo Costa, direttore di Aggiornamenti Sociali, su L'Huffington Post:
Oltre ai segnali di possibili accordi in vista della formazione del Governo, le cronache politiche ci mostrano Camera e Senato che si preparano all'insediamento dei nuovi parlamentari, dopo il lifting anticasta dei giorni scorsi (via cioccolatini e biscotti dalle buvette, via ascensori e sportelli postali riservati agli eletti). Immagini di fortezza espugnata e saccheggiata, di invasione, in una parola di rivoluzione. Anche il lessico della forza politica che emerge prepotentemente dalle urne, il M5S, attinge a questo immaginario: dalla poi annullata "marcia" o passeggiata dal Colosseo alle Camere, all'uso di un linguaggio colorito ("sbranare" i partiti) o apertamente bellico (i richiami all'assedio, alla resa e alla conquista del 100% del Parlamento).Almeno in Occidente, qualunque riferimento a un radicale rivolgimento politico inevitabilmente richiama la Rivoluzione francese, da questo punto di vista autentico archetipo, a partire dall'evento simbolico per eccellenza: la presa della Bastiglia. Ci apprestiamo a vivere un passaggio analogo nella storia del nostro Paese? Continua a leggere