Salvezza
Graphic novel
Marco Rizzo, Lelio Bonaccorso
Feltrinelli, Milano 2018, pp. 128, € 16
È il 17 novembre del 2017 e dal porto di Catania la nave
Aquarius salpa per un’operazione di salvataggio nelle
acque del Mediterraneo che rientrano nella zona SAR, acronimo
dell’inglese Search and rescue (ricerca e soccorso). A
bordo ci sono anche il giornalista Marco Rizzo e il fumettista
Lelio Bonaccorso, che per tre settimane condividono la vita
dell’equipaggio, della squadra di operatori di SOS Méditerranée,
che ha affittato la nave per le operazioni di soccorso,
e del team di Medici senza frontiere.
Tre settimane all’inizio lentissime, prima che il tempo subisse
un’apparente accelerazione, con il susseguirsi di interventi di
soccorso, di incontri, di storie. Durante questo periodo hanno
raccolto le voci delle persone salvate dai gommoni o dai barconi
e sono stati testimoni diretti di quanto accade nel braccio
di mare che separa le coste maghrebine da quelle siciliane,
della collaborazione tra SOS Méditerranée e le autorità italiane
(in particolare la MRCC di Roma), del ruolo della Guardia
costiera libica.
Hanno raccontato tutto questo attraverso i dialoghi e le tavole
disegnate con tratto leggero del fumetto Salvezza. Senza ricercare
colpi a effetto o fare leva in modo gratuito sulle emozioni,
la narrazione presenta il succedersi dei giorni della missione.
Progressivamente, il lettore è così introdotto all’alternarsi dei
momenti di vita quotidiana sulla nave, assiste ai preparativi
successivi all’arrivo delle segnalazioni di imbarcazioni in difficoltà,
vive gli attimi – comunque drammatici – del soccorso
dei migranti e le prime cure subito dopo sull’Aquarius, secondo
procedure definite da tempo e ben rodate.
Il lettore ha due compagni di viaggio. Il primo è un pettirosso,
che vediamo all’inizio del graphic novel rifugiarsi nella nave
per sfuggire a un gabbiano che vuole mangiarlo. È il simbolo
delle speranze e attese di Youssuf, di Lola, di Abraham e della
moglie Ruta, per ricordare alcune storie raccontate in Salvezza.
Ma è anche il Virgilio dei lettori, la guida per conoscere gli
aspetti legali, le vicende geopolitiche, le statistiche dei viaggi
dei barconi attraverso il Mediterraneo.
Il secondo compagno è il colore arancione, associato al soccorso
in mare, perché «si vede facilmente e ispira sicurezza».
La compostezza cromatica delle tavole del fumetto – acquarelli
monocromatici, nei toni azzurrati quando si rievocano i
ricordi e grigio-seppiati per il presente – è spezzata, infatti,
dall’arancione usato per colorare lo scafo dell’Aquarius,
i giubbotti di salvataggio, la barella usata per trasportare a
terra un bambino ammalato e lo stesso pettirosso. La traccia
arancione, assente nei ricordi dei viaggi o dei luoghi di prigionia
libici, testimonia un’umanità ancora viva, al contempo
bisognosa di essere salvata e strumento di salvezza.
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