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Non è solo musica. Storia e generatività della banda Rulli Frulli
Immaginate più di settanta ragazzi e ragazze dai dodici ai venticinque
anni. Indossano maglie a righe bianche e blu e sono in piedi, in attesa,
su un palco di una grande città. Non sono però fermi in silenzio, ma
ridono e scherzano, si chiamano e si toccano. I loro volti cambiano continuamente
espressione, le loro mani si alzano e si abbassano. Davanti a loro
ci sono dei bidoni e dei grossi tubi di plastica colorati. Qualcuno ha dietro
le spalle un’intera parete composta da pentole di metallo appese dal basso
verso l’alto. Qua e là però si vedono anche chitarre, bassi, violini e batterie.
Quando sale sul palco il giovane maestro, tutti si mettono in posizione e
volgono lo sguardo verso di lui. Gli strumenti e le bacchette sono pronti
nelle mani. Pochi attimi di silenzio, poi arriva il segnale per l’attacco: un,
due, tre, e la musica inizia.
[continua]
Fonte foto banda Rulli Frulli: http://www.bandarullifrulli.com/storia/
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