Non avere paura di cadere

La libertà al tempo dell’insicurezza

Mauro Magatti
Mondadori, Milano 2019, pp. 144, € 18
Scheda di: 
Fascicolo: marzo 2020
Che cos’è, oggi, la libertà? Nel corso degli ultimi settant’anni l’abbiamo esaltata, soprattutto come possibilità di agire svincolati dal controllo totalitario. Ma, ora, ci rendiamo conto anche di quella che si potrebbe chiamare la fatica di essere liberi: la fatica di fare scelte e di assumersene la responsabilità, il rischio implicito nell’esporsi alle loro imprevedibili conseguenze.

Ecco allora che la libertà scopre il rischio di involversi nella paura del mondo. La chiave del problema risiede nel fatto che la libertà non è un fatto individuale, ma sempre una relazione della persona ad altro e ad altri. E aprirsi significa sempre sporgersi su un vuoto, rinunciare al possesso di tutte le garanzie. Allora essere liberi significa imparare a convivere con questo senso di rischio.

Tra i due estremi del delirio di onnipotenza, causato dall’oblio della precarietà, e il timore paralizzante che impedisce di agire, una pedagogia della libertà dovrà oggi indicare il cammino per assumere responsabilmente la quota di incertezza implicita nell’agire libero. L’A., sociologo ed economista, propone cinque “movimenti” che sbloccano la libertà in tale direzione: imparare a dissentire, coltivare lo spirito d’iniziativa, stringere alleanze, lasciare la presa, far circolare la libertà.
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