ArticoloMigrazioni
Migranti di serie A e di serie B: le politiche del Governo Meloni
In modo pertinente i Paesi sviluppati sono stati definiti «importatori riluttanti» (Hollifield
et al. 2014) per le loro politiche migratorie, orientate non alla chiusura in senso assoluto, ma a una selettività sempre più calibrata: si vorrebbero ammettere solo certi immigrati, e a determinate condizioni. La parola chiave non è muri, ma filtri. Basti pensare che non consideriamo e non trattiamo come immigrati i cittadini dei Paesi sviluppati e neppure le élite dei Paesi in via di sviluppo: questi anzi godono di diritti di libera circolazione che forse non sono mai stati così ampi (Ambrosini 2020a), grazie a permessi di soggiorno privilegiati (
golden visa e simili), che si estendono anche ai familiari.
Questo orientamento selettivo ha conosciuto un rilancio e insieme un cauto allargamento negli ultimissimi anni, dopo le restrizioni forzate della pandemia da COVID-19: pressati dalla carenza di manodopera, diversi Stati dell’Unione Europea, ma pure altri Paesi sviluppati, come il Giappone, hanno allentato i vincoli nei confronti dei lavoratori. [continua]
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