Cari fratelli e sorelle, dal 2000 e soprattutto dopo il 2016, avete tutti
sentito parlare di abusi sessuali commessi da preti ai danni di bambini
e di giovani. Come voi, anche noi proviamo vergogna per
la nostra Chiesa. Sentite che la vostra fiducia nella Chiesa è ferita; portate
avanti i vostri impegni come credenti: quanto sono diverse le vostre reazioni!
Comprendete che i vescovi discutono di questo problema e riflettono sul
modo migliore di accogliere le vittime e di agire verso i colpevoli... Avete
sentito parlare della Commissione indipendente istituita dai vescovi e dalla
Conferenza dei religiosi e delle religiose della Chiesa di Francia (Commission
indépendante sur les abus séxuels dans l’Église, CIASE), affidata a
monsignor Jean-Marc Sauvé e incaricata di indagare su questi fatti, di analizzare
il modo in cui sono stati gestiti e di fornire una valutazione dell’operato
della Chiesa, soprattutto negli anni successivi al 2000.
Durante la nostra assemblea ordinaria di fine marzo, abbiamo preso
decisioni importanti che vogliamo ora presentarvi. Queste decisioni integrano
o si articolano con quelle che le diocesi, in base alla loro storia e alle loro possibilità, hanno già preso. La prossima scadenza sarà la consegna
del rapporto della CIASE, prevista alla fine di settembre di quest’anno.
È possibile che voi che leggete questo documento siate stati vittime
o testimoni di episodi di abusi o di comportamenti scorretti da parte di
preti, religiosi o religiose. Siate certi della nostra determinazione ad agire
per accogliere le vostre testimonianze, comprendere ciò che è accaduto, fare
giustizia e mettere in atto tutte le misure di prevenzione necessarie. Forse,
al contrario, avete conosciuto soltanto preti che vi hanno ispirato gioia e
fiducia, o religiosi e religiose il cui esempio, presente nella vostra memoria,
è ancora fonte di gioia e incoraggiamento.
Con voi tutti vogliamo condividere ciò che abbiamo imparato in questi
ultimi anni. Vi presentiamo ora tre serie di decisioni importanti, insieme
a un appello che vi rivolgiamo. Iniziamo da quanto abbiamo imparato.
1. La nostra Chiesa non è sempre stata una “casa sicura”
Alcuni preti e religiosi hanno commesso abusi sessuali ai danni di
minori, ragazzi e ragazze. Alcuni preti hanno abusato del loro status
di ministri ordinati per esercitare forme di potere sui giovani e, a volte,
per sottoporli a violenze sessuali. Questi fatti sono verificati e innegabili.
Il rapporto della CIASE ci permetterà di valutarne l’esatta portata
e di confrontarla con la situazione generale della violenza sessuale sui
minori nel nostro Paese. Ma questi atti sono stati troppo numerosi per
poterli considerare soltanto come azioni orribili compiute da qualche
individuo perverso. Dal momento che li registriamo su un lungo periodo
e in un’ampia fascia di popolazione, dobbiamo riconoscerli come un
fenomeno sociale, che deve essere considerato con lucidità. Dobbiamo
mobilitare le nostre forze, le nostre energie, la nostra intelligenza e
la nostra volontà, per creare una cultura nella quale tali drammi non
siano più possibili e per fare della Chiesa una “casa sicura”, secondo
l’espressione di papa Francesco [continua]
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