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Lettera ai cattolici sulla lotta contro la pedofilia

Fascicolo: maggio 2021

Cari fratelli e sorelle, dal 2000 e soprattutto dopo il 2016, avete tutti sentito parlare di abusi sessuali commessi da preti ai danni di bambini e di giovani. Come voi, anche noi proviamo vergogna per la nostra Chiesa. Sentite che la vostra fiducia nella Chiesa è ferita; portate avanti i vostri impegni come credenti: quanto sono diverse le vostre reazioni! Comprendete che i vescovi discutono di questo problema e riflettono sul modo migliore di accogliere le vittime e di agire verso i colpevoli... Avete sentito parlare della Commissione indipendente istituita dai vescovi e dalla Conferenza dei religiosi e delle religiose della Chiesa di Francia (Commission indépendante sur les abus séxuels dans l’Église, CIASE), affidata a monsignor Jean-Marc Sauvé e incaricata di indagare su questi fatti, di analizzare il modo in cui sono stati gestiti e di fornire una valutazione dell’operato della Chiesa, soprattutto negli anni successivi al 2000.

 

Durante la nostra assemblea ordinaria di fine marzo, abbiamo preso decisioni importanti che vogliamo ora presentarvi. Queste decisioni integrano o si articolano con quelle che le diocesi, in base alla loro storia e alle loro possibilità, hanno già preso. La prossima scadenza sarà la consegna del rapporto della CIASE, prevista alla fine di settembre di quest’anno.

 

È possibile che voi che leggete questo documento siate stati vittime o testimoni di episodi di abusi o di comportamenti scorretti da parte di preti, religiosi o religiose. Siate certi della nostra determinazione ad agire per accogliere le vostre testimonianze, comprendere ciò che è accaduto, fare giustizia e mettere in atto tutte le misure di prevenzione necessarie. Forse, al contrario, avete conosciuto soltanto preti che vi hanno ispirato gioia e fiducia, o religiosi e religiose il cui esempio, presente nella vostra memoria, è ancora fonte di gioia e incoraggiamento.

 

Con voi tutti vogliamo condividere ciò che abbiamo imparato in questi ultimi anni. Vi presentiamo ora tre serie di decisioni importanti, insieme a un appello che vi rivolgiamo. Iniziamo da quanto abbiamo imparato.

1. La nostra Chiesa non è sempre stata una “casa sicura”

Alcuni preti e religiosi hanno commesso abusi sessuali ai danni di minori, ragazzi e ragazze. Alcuni preti hanno abusato del loro status di ministri ordinati per esercitare forme di potere sui giovani e, a volte, per sottoporli a violenze sessuali. Questi fatti sono verificati e innegabili. Il rapporto della CIASE ci permetterà di valutarne l’esatta portata e di confrontarla con la situazione generale della violenza sessuale sui minori nel nostro Paese. Ma questi atti sono stati troppo numerosi per poterli considerare soltanto come azioni orribili compiute da qualche individuo perverso. Dal momento che li registriamo su un lungo periodo e in un’ampia fascia di popolazione, dobbiamo riconoscerli come un fenomeno sociale, che deve essere considerato con lucidità. Dobbiamo mobilitare le nostre forze, le nostre energie, la nostra intelligenza e la nostra volontà, per creare una cultura nella quale tali drammi non siano più possibili e per fare della Chiesa una “casa sicura”, secondo l’espressione di papa Francesco [continua]

 

 

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