L’agire intimo
Resistere all’osceno
Davide Navarria
Mimesis, Milano-Udine, 2019, pp. 126, € 12
Quale spazio può trovare l’individuo per l’affermazione autentica della propria vita personale, in un contesto che appare dominato dall’imperativo della performance e dalla riduzione di ogni esperienza a prodotto di consumo? Per rispondere a questa domanda, l’A. fa leva su due categorie, poco esplorate dalla filosofia: intimità e oscenità. Esse vengono riprese come chiavi interpretative degli snodi del vivere contemporaneo, del quale vengono indagati alcuni luoghi simbolici, come serie tv e reality show, tenendo come punto di riferimento i capisaldi dell’antropologia del XX secolo.
L’osceno è l’espressione di una mentalità magica, che risolve il rapporto con il reale nell’immediatezza del consumo. La dialettica, instaurata dal simbolo, fra “qui” e “altrove” viene pertanto abolita a vantaggio di una falsa totalità. Vi può essere oscenità tanto nel materialismo consumistico, che racchiude tutto nel qui e ora immediato, quanto in uno spiritualismo disincarnato che sterilizza il rapporto con il mondo presente. Intimità e oscenità non si definiscono in rapporto alla sfera pubblica ma all’esperienza stessa del soggetto, pertanto può darsi un agire osceno strettamente privato a un agire intimo in pubblico.
Intimità significa capacità generativa, movimento verso la vita. Un libro che intende porsi al servizio della consapevolezza del nostro vivere presente, una piccola “guida” a scrivere correttamente – cioè in modo umanamente autentico – la propria storia personale.
Update RequiredTo play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your
Flash plugin.
© FCSF 