La guerra in Libia e le domande di sempre

Intervenire militarmente, come Italia ed Europa, in Libia? Sotto quale «ombrello» giuridico e con quali ricadute a livello geopolitico? Ancora, ha senso rispondere con le armi a chi ne fa uso o ci si colloca al suo stesso livello? Qual è la strategia più efficace per proteggere popolazioni indifese? La guerra è uno strumento adatto per ristabilire i diritti umani violati? Sono domande che interrogano la coscienza di ogni cittadino, e dunque anche dei cristiani. Domande che periodicamente si ripropongono: oggi per la Libia, ieri per la Siria, l'altro ieri per l'Iraq e l'Afghanistan.

Su questi temi la Chiesa cattolica, chiamata ad annunciare un messaggio di fraternità universale e di pace, ha riflettuto a lungo. Qui riproponiamo alcuni dei più recenti articoli in cui Aggiornamenti Sociali ha offerto uno sguardo sintetico sull’evoluzione dell'insegnamento della Chiesa in materia.

L'ultimo articolo segnalato è invece un'analisi sulla situazione libica firmata da Arturo Varvelli, ricercatore dell'ISPI. L'articolo, uscito nel 2012, sottolineava già diversi nodi critici che la comunità internazionale in questi mesi ha colpevolmente trascurato.


Combattere l'ISIS, Giacomo COSTA,
Aggiornamenti Sociali, n. 10 ottobre 2014

La responsabilità di proteggere della comunità internazionale, Pietro PAROLIN,
Aggiornamenti Sociali, n. 11 novembre 2014

Conflitti armati e uso della forza, Paolo FOGLIZZO ,
Aggiornamenti Sociali, n. 10 ottobre 2013

La pericolosa transizione della Libia, Arturo VARVELLI,
Aggiornamenti Sociali, n. 12 dicembre 2012


19/02/2015
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