L'Africa scommette sulle energie rinnovabili
Il futuro energetico dell’Africa passa dalle fonti energetiche rinnovabili. Seppure lentamente, in molti Paesi del continente si inizia a investire in questo settore, indispensabile per poter agganciare lo sviluppo economico globale.
La rete elettrica africana è particolarmente lacunosa e non è in grado di raggiungere la maggior parte della popolazione. Attualmente nel continente solo il 20% delle famiglie ha accesso all’elettricità, con picchi negativi del 5% nei Paesi meno sviluppati. Ciò è incompatibile con la realizzazione di grandi centrali. Diventa quindi indispensabile realizzare piccoli impianti distribuiti sul territorio e destinati a soddisfare le esigenze locali. Le fonti rinnovabili (idroelettrica, eolica, solare e geotermica) sono particolarmente adatte a questo scopo.
L’Etiopia è, tra i Paesi africani, quello che sta investendo maggiormente in questo settore. Per sostenere la sua crescita economica (che viaggia sull’8% annuo), Addis Abeba ha, da tempo, varato un grandioso piano di costruzione di dighe (il sistema Gilgel Gibe e la Millenium Dam) che dovrebbero riuscire nell’arco di pochi anni a coprire l’85% del proprio fabbisogno. Opere che non solo hanno un forte impatto ambientale ma che potrebbero in futuro non riuscire a mantenere i livelli produttivi a causa del calo della disponibilità idrica. Il governo etiope ha così deciso di diversificare le fonti. A settembre è stata annunciata una collaborazione tra la società islandese Reykjavik Geothermal e l’Ethiopian Electic Power Corporation per la costruzione di alcuni impianti geotermici che, sfruttando le grandi potenzialità della Rift Valley (la spaccatura geologica che attraversa l’Africa orientale), dovrebbero garantire entro 20 anni almeno 1.000 MW. Parallelamente l’Etiopia ha inaugurato il più grande parco eolico africano a Macallè. Composto da 84 turbine hi tech, produrrà a regime 400 milioni di Kwh all’anno.
Sulla scia dell’Etiopia, c’è il Kenya. Dagli anni Cinquanta ha investito nel settore geotermico. Attualmente sono in funzione due centrali e una terza è in fase di realizzazione. Altri investimenti sono previsti nel settore solare e in quello eolico (sul lago Turkana). Anche il Marocco ha investito molto nell’eolico. A Koudia al-Bayda c’è un grande impianto con un’ottantina di turbine.
Le potenzialità delle fonti rinnovabili sono comunque enormi. Un recente studio ha dimostrato che un impianto solare che coprisse lo 0,3% della superficie del Nord Africa basterebbe a soddisfare il fabbisogno energetico dell’intera Unione Europea.
06/11/2013
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