Il Ttip verso il fallimento

Non è ancora una bocciatura ufficiale ma poco ci manca. Il ministro dell’Economia e vice cancelliere della Germania, Sigmar Gabriel, in una conferenza svoltasi a Berlino domenica 28 agosto, ha dichiarato senza mezzi termini che i negoziati tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti sul TTIP, il Trattato transatlantico per il commercio e gli investimenti, sono «di fatto falliti, anche se nessuno lo ammette». Aggiungendo che «come europei non possiamo accettare supinamente le richieste americane».

Il Trattato è un accordo molto discusso, sia nel merito sia per la scarsa trasparenza con cui le trattative bilaterali sono portate avanti. La sua eventuale entrata in vigore implicherebbe profondi cambiamenti nei rapporti commerciali tra i Paesi dell’UE e gli Stati Uniti: l’accordo dovrebbe infatti aprire una zona di libero scambio tra Europa e Stati Uniti in quattro settori (merci, servizi, investimenti e appalti pubblici) e uniformare e semplificare le norme commerciali tra le due parti, abbattendo le differenze non legate ai dazi. Ma non tutti - su entrambe le sponde dell'Atlantico - concordano sul fatto che l'accordo sarebbe foriero di reali vantaggi economici. 

Anzi, per quanto riguarda gli Usa, secondo alcuni sondaggi la grande maggioranza dei cittadini è contraria all'accordo. L'unico vero sostenitore rimasto sembra essere il presidente in carica Barack Obama, mentre entrambi i candidati alla presidenza del 2016, Hillary Clinton e Donald Trump, hanno fatto sapere di essere contrari. Per questo non è difficile prevedere che, se l'accordo non sarà trovato entro la fine della presidenza Obama, gli sforzi negoziali che proseguono dal 2013 resteranno senza risultati. 

Ma, secondo quanto dichiarato da Gabriel, in 14 incontri che si sono tenuti finora Stati Uniti e UE non si sono accordati neanche su un singolo punto dei 27 che sono in discussione. Sebbene il politico tedesco non sia direttamente coinvolto nelle trattative, che sul fronte europeo sono invece affidate a un apposito "ufficio" della Commissione europea, le sue dichiarazioni sul fallimento dei negoziati sul TTIP hanno un peso politico rilevante, visto che provengono dal ministro dell’Economia della più importante potenza economica del Vecchio continente. 

Nel numero di giugno-luglio 2016, Aggiornamenti Sociali ha pubblicato un articolo sui contenuti del Ttip e sulle principali perplessità che esso suscita, non solo dal punto di vista economico-commerciale ma anche sul versante etico e del bene comune. L'articolo, firmato da Frédéric Rottier, direttore del Centre Avec dei gesuiti di Bruxelles, è accessibile anche online per gli abbonati e acquistabile con carta di credito per i non abbonati. 

29 agosto 2016
Ultimo numero

Rivista

Visualizza

Annate

Sito

Visualizza