Il patrimonio ideale della Costituzione vivente
La Costituzione del 1947 accoglie due grandi visioni-progetto, i cui epicentri sono rispettivamente la libertà e l'uguaglianza : la prima si rifà a una concezione liberista, la seconda risulta dal « compromesso culturale » tra cattolicesimo democratico e corrente socialista-marxista. Ne è derivata una impostazione equilibrata del ruolo dello Stato. Nella prospettiva delle riforme istituzionali, la fedeltà ai valori sostanziali della Costituzione suggerisce una ristrutturazione dello Stato nella forma di un « federalismo solidale » e una riforma della struttura del Governo non secondo il modello presidenziale, ma secondo quello « neo-parlamentare »
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