Gli spazi universitari oltre i loro stereotipi
Un’azienda agricola in provincia di Milano — di cui presentiamo un interno — ospita una stalla della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano dove docenti, ricercatori e studenti possono fare esperienza diretta di ciò che studiano. L’immagine è tratta dalla raccolta Luoghi inattesi, realizzata nel 2010 e parzialmente pubblicata nel numero 7 (Spring 2011), della rivista fotografica on line MilanoCittàAperta, <www.miciap.com>. L’A., con un che di vagamente voyeuristico, ci apre l’accesso a spazi che non penseremmo mai di
collegare con una sede universitaria, ma che in realtà ne costituiscono il cuore pulsante e innovativo. I suoi scatti ci svelano luoghi solitamente inaccessibili ai non addetti ai lavori, diversissimi tra loro — si spazia da laboratori di sartoria a nursery, da tecnologiche gallerie del vento a officine e orti —, accomunati tuttavia da un comune «essere inattesi», dalla sorpresa che suscitano nell’osservatore. L’università acquisisce così una dimensione diversa, che va oltre studenti, aule e lezioni, per diventare un luogo di ricerca avanzata e, al contempo, di tranquilla quotidianità.
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