In questo Rapporto speciale, che corrisponde al nuovo numero monografico della rivista Promotio Iustitiae, pubblicata dal Segretariato per la Giustizia Sociale e l'Ecologia della Compagnia di Gesù, alcuni gesuiti di varie parti del mondo - riuniti in un apposito gruppo di lavoro - articolano una riflessione su come le attuali economie incidono sulla questione dell'inclusione e della sostenibilità, ed esplorano le modalità in cui l'economia può meglio rispondere alle necessità dei poveri e dell'ambiente.
I mercati economici e finanziari hanno assunto al giorno d'oggi un'importanza straordinaria. Gli effetti dei loro comportamenti influiscono sulla vita di gran parte dell'umanità sul pianeta e ricadono sull'ambiente. Povertà, disuguaglianze, degrado ambientale, gap economici tra i diversi paesi, schemi migratori e violenza sono forze in gran misura interdipendenti che influiscono sul nostro comune destino.
La crisi economica globale iniziata nel 2008 era stata preconizzata da alcuni economisti, pur tuttavia è stata motivo di sorpresa per molti altri che non avevano previsto gli eventi e i danni che ne sarebbero derivati; una crisi che ha indotto molti ad analizzare più da vicino i “fondamentali” della nostra economia globale e le politiche alla base degli eccessi che ne hanno determinato il collasso.
Fin dall'inizio del suo pontificato, Papa Francesco ha ripetutamente sollecitato sia la Chiesa, sia la società in generale a porre attenzione ai problemi di giustizia insiti nella economia globale del nostro tempo. In molti dei suoi discorsi e omelie, e in particolare nella sua Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium e nell'Enciclica Laudato Si', Papa Francesco ha chiamato i cristiani e tutte le persone di buona volontà ad analizzare seriamente alcune delle principali sfide alla giustizia che oggi sorgono nella nostra vita sociale ed economica. Il Papa chiede che si agisca per alleviare le sofferenze dei poveri, per ridurre la disparità tra ricchi e poveri, per sormontare i modelli di esclusione che sono oggi causa di tanti conflitti e violenze. Inoltre, invoca uno sviluppo sostenibile realizzato attraverso misure responsabili sul piano ecologico, tema questo cui ha dedicato un'intera enciclica. “Non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socioambientale” (LS, n. 139).
Costruire società inclusive e sostenibili è un'esigenza fondamentale dei nostri tempi; società che consentano a ciascuno, con particolare riguardo per i soggetti più vulnerabili, di condividere le ricchezze accumulate da generazioni; società che si impegnino nella tutela dell'ambiente. Questa è la sfida posta in questo documento: riflettere su come le attuali economie incidano sull'inclusione e la sostenibilità, e studiare nuove modalità che permettano alle economie di meglio rispondere alle esigenze dei poveri e dell'ambiente.
I Segretariati gesuiti per la Giustizia sociale e l'Ecologia e per l'Educazione superiore hanno assegnato questo compito a una task force di esperti che aiutino i gesuiti e altri membri della famiglia ignaziana in generale ad affrontare queste sfide. Questo Rapporto è la risultanza del lavoro svolto da questa task force formata da gesuiti e colleghi laici, e più precisamente da Germelino Bautista (Filippine), Matthew E. Carnes, SJ (CFN), Gaël Giraud, SJ (GAL),
David Hollenbach, SJ (MAR), María Eugenia Ibarrarán (Messico), François Pazisnewende Kabore, SJ (AOC) e Felix Raj, SJ (CCU), provenienti rispettivamente dalle sei Conferenze della Compagnia. Siamo loro immensamente grati per l'impegno esperito e la competenza dimostrata, oltre che per la generosità con cui ci hanno fatto dono del loro tempo e preziosi consigli.
Ad affiancare il proprio impegno, la task force ha chiamato una ventina e più di colleghi provenienti dal mondo dell'economia e delle scienze sociali a fornire un commento alla prima bozza. I loro nomi sono elencati alla fine di questo rapporto nel capitolo Ringraziamenti.
Nello spazio limitato di questo rapporto si può dare soltanto un orientamento di carattere generale riguardo a quelle che sono oggi le sfide poste dalla giustizia in ambito economico. La task force si è basata sulle risorse intellettuali in fatto di scienze sociali, filosofia e sociologia da cui i gesuiti e i loro colleghi laici hanno il privilegio di poter attingere. Ci auguriamo che la riflessione che siamo riusciti a svolgere insieme in questa task force sia di aiuto alle tante opere e istituzioni gesuite sparse nel mondo nel proseguire nel loro lavoro mirato al conseguimento di una maggiore giustizia.
In conclusione, questo Rapporto non intende soppesare o discutere specifiche problematiche di carattere locale o regionale. Semmai, confidiamo che quanto si è detto serva da base per un maggiore approfondimento, da parte di gruppi collegati alla Compagnia di Gesù, alla luce delle sfide che via via sorgono nelle diverse regioni e nelle situazioni prettamente locali. Questo Rapporto, quindi, altro non è che l'inizio di un più ampio lavoro che i gesuiti e i loro colleghi laici possono intraprendere in risposta alle sfide lanciate da Papa Francesco.