Fecondazione eterologa,
un contributo alla riflessione

La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la norma della Legge 40/2004 che vieta il ricorso a un donatore esterno di ovuli o spermatozoi nei casi di infertilità assoluta. Come contributo al dibattito che questa dichiarazione ha suscitato, segnaliamo un articolo scritto da padre Carlo Casalone al momento dell’approvazione della legge stessa.

«[...] Notiamo che diversi esperti di bioetica di ispirazione cattolica, pur giudicando moralmente illecite le Tecniche di riproduzione assistita (Tra) eterologhe, sarebbero tuttavia disposti ad accettare una legge che le ammette, qualora non fosse possibile raggiungere altrimenti un accordo. Infatti è piuttosto diffusa l’opinione che ritiene legittimabili le Tra eterologhe, basandosi su una concezione della genitorialità e della filiazione che, dal punto di vista antropologico e giuridico, tiene in minore considerazione gli aspetti biologici. Certo occorrerebbe in questo caso porre delle condizioni che disincentivino tali procedure e tutelino con rigore il figlio, come il divieto di disconoscimento e l’accesso alla conoscenza dell’identità del genitore biologico. L’abolizione dell’anonimato del donatore è peraltro una tendenza emergente in quelle normative europee che ammettono le Tra eterologhe e sono in fase di revisione. Del resto si potrebbe ritenere che la legge si discosti dalla concezione della famiglia presente nella Costituzione anche quando prevede l’accesso alle Tra per le coppie di fatto. Ma per comprendere meglio una posizione di questo genere e la sua rilevanza per la valutazione della legge dobbiamo soffermarci sulla relazione che intercorre tra etica e diritto [...]».

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10 aprile 2014

10/04/2014
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