Etiche applicate

Una guida

Adriano Fabris (ed.)
Carocci, Roma 2018, pp. 411, € 35
Scheda di: 
Fascicolo: gennaio 2019

Nel corso del XX secolo, l’etica filosofica ha dovuto affrontare importanti ripensamenti metodologici, per almeno tre ragioni. La prima è l’ampliamento delle possibilità e dei campi d’intervento, a motivo della disponibilità di un numero crescente di tecnologie. La seconda è l’interazione fra l’agire umano e gli apparati tecnologici, non riducibili a semplici strumenti passivi ed eticamente neutrali, che ha modificato i parametri stessi per comprendere l’azione dell’essere umano. La terza riguarda i profondi mutamenti culturali e antropologici, che richiedono uno sforzo di interpretazione per collocare l’agire nel suo contesto. Di conseguenza, la domanda etica “che cosa dobbiamo fare?” si può porre, solo insieme ad almeno altre due domande: “che cos’è l’agire?” e “che cos’è l’essere umano?”. Appare pertanto insufficiente un approccio basato sull’applicazione automatica di principi o norme universali al caso particolare.

Lo sviluppo delle etiche applicate, raggruppabili in campi tematici in base alle sfere di attività, è anche una risposta a questo scenario. Si pone, tuttavia, la sfida di articolare il rapporto fra i vari campi in una riflessione strutturata, evitando sia l’affermazione astratta di principi, sia la frammentazione dell’etica in domini separati, sia l’approccio che usa un campo particolare per fondare gli altri. È questo l’obiettivo del libro curato dal filosofo Adriano Fabris, organizzato in cinque aree di riflessione: bioetica, etica della comunicazione, etica economica, etica ambientale, etica pubblica. In ogni capitolo sono affrontate questioni più particolari, sempre tenendo presente le interrelazioni esistenti e il dato di fatto che sono possibili valutazioni a partire di approcci diversi. Ad esempio, le questioni di bioetica si trovano all’incrocio fra due relazioni: fra medico e paziente (etica della vita), fra individuo e società (etica pubblica). Pertanto, le etiche applicate instaurano un rapporto “verticale” con l’etica generale, che è l’ambito dei criteri e dei principi trasversali, e un rapporto “orizzontale” con le altre etiche di settore. Il modello è dunque la rete e si basa sullo scambio e la fecondazione reciproca delle riflessioni basate sull’esperienza. Questa struttura rappresenta il punto di forza del libro: un manuale chiaro per farsi una prima idea sulle questioni etiche relative ai diversi settori.

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