Cooperazione, la legge in dirittura d’arrivo
Giovedì 17 luglio, la Camera dei deputati ha approvato (con 251 voti favorevoli, 72 astensioni e 2 voti contrari) la nuova legge sulla cooperazione internazionale allo sviluppo.
Il testo contiene alcune novità di rilievo. Innanzi tutto istituisce una delega alla cooperazione che verrà affidata a un viceministro degli esteri. Il viceministro sarà affiancato da un’agenzia che rappresenterà il suo «braccio operativo» e sarà composta da professionisti in grado di elaborare progetti complessi. Infine verrà creata un’istituzione finanziaria per lo sviluppo che avrà la possibilità di appoggiarsi alla Cassa depositi e prestiti per finanziare iniziative di cooperazione allo sviluppo.
Il testo si rivolge sia ai soggetti no profit sia a quelli profit. E questa è forse la novità più importante. Potranno infatti lavorare con il ministero degli Esteri non solo Ong, onlus, cooperative, associazioni, associazioni di promozione sociale, associazioni dei migranti, ecc, ma anche le organizzazioni profit alle quali viene riconosciuto un ruolo importante. Va detto che le imprese potranno operare solo ad alcune condizioni e rispettando alcuni standard (a partire dalla legge n.185 sul commercio delle armi).
La legge è il frutto di un lungo dibattito iniziato alcuni anni fa a partire da un testo elaborato dai senatori Alfredo Mantica e Giorgio Tonini. Il dibattito ha visto anche la partecipazione di numerose Ong che, a varie riprese, sono state ascoltate sia nel corso delle sedute dell’intergruppo parlamentare per la cooperazione sia nel corso di alcuni convegni e incontri organizzati negli ultimi anni in Italia.
Nelle prossime settimane il testo tornerà al Senato per la terza lettura, che però non si prevede inserirà cambiamenti. Entro la fine dell’estate la legge dovrebbe quindi entrare in vigore.
Per approfondire:
Massimo Pallottino, Un’agenda per lo sviluppo: la cooperazione dopo gli Obiettivi del Millennio
Angelo Inzoli, Ong cattoliche africane: nuovi fermenti sociali?Emanuele Fantini, Le ambiguità degli interventi umanitari: Militanza, industria o nuova forma di governo?Emanuele Fantini, Gli aiuti invisibili : La cooperazione italiana allo sviluppo nella valutazione dell’OCSE
Milano, 21 luglio 2014 21/07/2014
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