Contro il femminicidio


«Il 2013 è stato un anno nero per i femminicidi, con 179 donne uccise, in pratica una vittima ogni due giorni. Rispetto alle 157 del 2012, le donne ammazzate sono aumentate del 14%. A rilevarlo è l'Eures nel secondo rapporto sul femminicidio in Italia.» (ANSA, 24 novembre 2014).

A giudicare dalle drammatiche notizie di cronaca di questo 2014 che sta per concludersi, non sembra che la cosiddetta legge sul femminicidio, a poco più di un anno dalla sua entrata in vigore, abbia prodotto risultati di rilievo. Né potevamo attenderci che li ottenesse, o che generasse da sola un'inversione di tendenza, a fronte di una violenza di genere profondamente radicata nella nostra società e nella nostra cultura.
In realtà la legge ha rappresentato solo un passo di un cammino che dura da decenni nella direzione dell’evoluzione della normativa e della cultura in materia di violenza contro le donne.


Per una riflessione e un approfondimento sul tema riproponiamo:

Contro il femminicidio: una legge dello Stato, un impegno per la società, Giacomo Costa, Aggiornamenti Sociali n. 11, novembre 2013
Condividere per conciliare, Chiara Tintori, Aggiornamenti Sociali n. 6-7, giugno-luglio 2014
«Donna forte», Stefano Bittasi, Aggiornamenti Sociali n. 2, febbraio 2013
Donne e lavoro: un puzzle da ricomporre, Chiara Tintori, Aggiornamenti Sociali n. 7-8, luglio-agosto 2012
Sorelle e fratelli d’Italia, Giacomo Costa e Chiara Tintori, Aggiornamenti Sociali n. 3, marzo 2011
La questione di genere in Italia: oltre la parità formale, Alessia Donà, Aggiornamenti Sociali n. 11, novembre 2010





Milano, 25 novembre 2014



14/11/2014
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